I nostri specialisti Cristian Martinelli e Luca Antenucci sono rientrati carichi ed entusiasti dall’edizione inaugurale dei Boost Boston Games voluti da adidas in Massachusetts, il 17 e 18 giugno. È sempre una gioia lavorare con i migliori: con la multinazionale tedesca come con i più grandi campioni dell’atletica mondiale.
Perdipiù, farlo in una città come Boston, culla di cultura e di sport, in occasione di un duplice debutto: gli stessi Boost Boston Games e il primo meeting di atletica “in strada” o “street meet” mai svoltosi in USA.
Proprio a quest’ultimo (dopo un primo giorno allo Stadio Dilboy di Somerville) era dedicata la giornata di sabato 18 giugno in Charles Street, nel parco di Boston Common (il più antico parco cittadino negli USA; anche questo è un record).
Elettrizzante la folla partecipativa che si è accalcata attorno alla pista per incitare i propri beniamini (Tori Bowie, che ha vinto i 100m femminili in 11,03, ha chiamato il loro tifo “very exciting”), anche se d’altra parte, la pista temporanea da strada, con le sue inevitabili irregolarità e instabilità di superficie, ha provocato non pochi fastidi ai campioni in gara. Yohan Blake, in particolare, si è dichiarato insoddisfatto dei suoi 10,23 secondi tutti d’argento nei 100m, che ha imputato alle caratteristiche della pista. Se questo è poco…
Ciononostante, tifo batte qualche sobbalzo sulla pista 4 a 1 per la maggior parte degli atleti e degli spettatori. Come non bastasse, c’erano i nostri trattamenti prima e dopo le competizioni ad alleviare ogni fastidio, minimizzare la fatica e massimizzare la performance.
Quella di Boston è stata un’ulteriore tappa nel percorso intrapreso a fianco di adidas, attentissima al tema della prevenzione per i propri atleti; una tappa particolarmente cruciale in vista di Rio, dove i trattamenti Human Tecar verranno nuovamente inseriti nell’hospitality della multinazionale tedesca.
Se non si chiama Human Tecar, non darà mai i benefici di Human Tecar