Pochissimi fortunati fra noi hanno il mondo che conta sul cellulare; non il mondo del potere bieco, quello che calpesta l’uomo comune, bensì quanti hanno colto le più grandi sfide, battuto imbattibili record e persino se stessi: chi ha calpestato la pista soltanto, ad impensabili velocità. Prendiamo il leggendario maratoneta Paul Tergat, detentore di cinque titoli di fila nei Campionati del mondo di corsa campestre della IAAF, primo uomo sotto i 2:05 e “Ambasciatore contro la Fame” per il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, nonché membro del Comitato Internazionale Olimpico.
Paul Tergat e Mario Scerri sono amici da molti anni. Quando il Presidente Human Tecar ha sentito che Tergat sarebbe volato a Milano per l’Expo e la relativa tematica, “Nutrire il pianeta”, ha organizzato quella che doveva essere una cena informale con Paul, il compatriota Moses Tanui, già medaglia d’oro ai Campionati mondiali di Tokyo del ’91 per i 10.000 metri, e numerose personalità del governo keniota.
L’occasione allegra e conviviale si è fatta condivisione, la conversazione amichevole si è presto trasformata in propositi concreti per il futuro di Human Tecar in Kenia. E per il futuro dell’Africa.