Ogni tanto sono gli episodi a fare la differenza. Ed è proprio un episodio particolare che ha permesso di far nascere la scintilla tra la Federazione Italiana Sport Invernali (FISI) e Human Tecar, che ormai da quindici anni lavorano a stretto contatto per mettere in condizione gli atleti di presentarsi agli appuntamenti stagionali sempre al meglio.
“Ci stavamo preparando per un Mondiale o un Olimpiade, era la fine degli anni ’90 – racconta il dottor Herbert Schonhuber, Presidente della Commissione Medica FISI - Fabio De Grignis, uno dei nostri atleti di punta, una settimana prima della gara si è infortunato ad una caviglia: il referto recitava periostite e tendinopatia tibiale anteriore. Per un problema del genere il recupero è solitamente di tre, quattro settimane. Non sapevamo come fare e, giusto qualche giorno prima, Mario Scerri ci aveva presentato il nuovo strumento Human Tecar. Abbiamo deciso di provare e ha funzionato. Nel giro di pochi giorni la caviglia si era sgonfiata e in una settimana De Crignis è tornato sugli sci e ha gareggiato”.
Da quell’episodio, la Nazionale Italiana di Sport Invernali è accompagnata in ogni gara dagli strumenti e dei terapisti specializzati di Human Tecar. “Sono rimasto impressionato – continua – Da quel giorno abbiamo iniziato ad introdurre la tecnologia e le tecniche manuali Human Tecar non solo per la cura di patologie o di traumi, ma anche a scopo preventivo, in particolare tra i fondisti, che compiono sforzi più prolungati e stressanti a livello muscolare rispetto agli altri atleti”. E, anche alle Olimpiadi di Sochi, in programma a febbraio, Human Tecar affiancherà in ogni competizione gli azzurri della neve e del ghiaccio.
Oltre al professor Schonhuber, seguirà la spedizione il dottor Andrea Panzeri, coordinatore della Commissione Medica Fisi e delle Squadre Nazionali di Sci Alpino dal 1999. “Grazie alla continua collaborazione con Scerri, che ringrazio per il lavoro svolto con la nostra Federazione in tutti questi anni, oggi abbiamo a disposizione dodici strumenti HCR e numerosi terapisti specializzati, che si tengono costantemente aggiornati sulle novità e le tecniche manuali sempre più avanzate – afferma Panzeri – L’HCR è un ottimo apparecchio elettromedicale, che deve comunque essere utilizzato da fisioterapisti e medici qualificati, per fare in modo che i risultati siano rapidi e di lunga durata. E’ uno strumento che si migliora ogni anno e con lui anche le tecniche manuali degli operatori. Voglio, inoltre, sottolineare l’importanza del marchio Human Tecar. Molto spesso oggi sul mercato vengono venduti strumenti come tali, ma che non lo sono e non avranno mai gli stessi benefici”.
Recupero muscolare da sovraccarico, tempi di guarigione ridotti per traumi e patologie, che non trattate sfocerebbero in più gravi problemi acuti e cronici, sia a livello articolare che muscolare. “Human Tecar è la migliore combinazione di strumenti, tecniche manuali e prodotti funzionali che si possa avere al momento e la FISI è soddisfatta e continuerà in questo progetto di collaborazione anche in futuro”, conclude il professor Schonhuber.
Dunque, non resta che fare il nostro in bocca al lupo agli azzurri in partenza per le Olimpiadi!