Il 14 maggio prossimo, avrà luogo la terza tappa di “Golf è Salute”, che sarà seguita dalla finale italiana al Golf della Montecchia, Padova, in luglio (data da stabilirsi: è il posticipo di una gara del 23 aprile cancellata dal maltempo) – anticamera della finale americana in California. Si tratta di quella che il suo ideatore, dottor Sergio Gianesini, definisce la “Coppa Ryder della salute”: un circuito golfistico destinato a fare molto bene ad un circuito ancor più importante. Quello arterioso.
In un’intervista a Golf Television (la puntata n. 111 del 21 marzo, che potete rivedere seguendo il link https://vimeo.com/159831002), Sergio Gianesini (Centro Malattie Vascolari dell’Università degli Studi di Ferrara) racconta com’è nata l’iniziativa di “public health awareness” che vede il suo sport del cuore (in ogni senso, visto i benefici del golf al sistema cardiovascolare) abbinato all’ambito specialistico che lo vede protagonista: la flebologia.
Membro a pieno titolo dell’American College of Phlebology e dell’American Venous Forum, questo giovane chirurgo (appena 35 anni) ha un curriculum impressionante e internazionale e viaggia regolarmente fra Italia, Stati Uniti e Nicaragua, dove opera gratuitamente per il progetto Amigos de Salud.
Golf è Salute è il nome italiano di Game Over to Leg Failure (acronimo, GOLF), una serie di eventi in Italia e USA che promuovono tanto il golf come disciplina consigliata a chi soffra di disturbi flebologici (vene varicose, ulcere cutanee ecc.), quanto una maggiore attenzione di golfisti e spettatori alla propria salute cardiovascolare – anche con checkup gratuiti e sessioni di fisioterapia in loco... (Qui, entriamo in campo noi.)
Golf è Salute (www.golfesalute.com) ha compiuto un anno il 15 aprile e dopo la gara di domenica 17 a Guidonia, ha visto una seconda tappa al Modena Golf Club, sabato, 30 aprile; sabato, 14 maggio vedrà la manifestazione approdare sull’esclusiva Isola di Albarella.
Human Tecar – con il suo bagaglio d’esperienza in materia di patologie flebolinfologiche ed effetti sul microcircolo – non poteva mancare. Così è stato. E così sarà nelle prossime gare, sempre con l’assistenza di un centro Human Tecar attrezzato nell’Hospitality del campo. Chapeau al dottor Gianesini e grazie, come sempre, ai nostri specialisti: Dantina Bettonte, Claudia Segatori, Beatrice Stefani e Rocco Trifogli.
Se non si chiama Human Tecar, non darà i benefici di Human Tecar