Domenica, 25 settembre: un tempo berlinese pressoché perfetto, come soltanto certe giornate di primo autunno sanno essere in questa città simbolo: la città delle Olimpiadi di Jesse Owens, dei record del 2009 di Bolt nei 100 e 200m; del Muro e della ricostruzione...
Infine della major marathon dal tracciato più veloce al mondo, dall’organizzazione impeccabile (questa 43a edizione ha visto 41.283 partecipanti da 122 paesi) e calorosissima partecipazione di pubblico (e musicale, con 80 band ufficialmente preposte).
Ufficialmente preposti lo eravamo anche noi di Human Tecar: alla preparazione, defaticamento, relax e recupero tanto dei runner d’élite quanto dei dilettanti. Le postazioni di trattamento Human Tecar sono state gettonatissime sin da prima del Breakfast Run di sabato (i tradizionali 6 chilometri “a colazione” che precedono l’evento principale). Di per sé una soddisfazione enorme.
Che dire poi di quella che abbiamo provato nel vedere l’en plein di atlete etiopi sul podio, tutte seguite (sia a Berlino che in Etiopia, durante l’anno di allenamento) dagli specialisti Human Tecar: Aberu Kebede al primo posto in 2:20:45, il secondo tempo più veloce al mondo quest’anno (e terza vittoria berlinese di Kebede); seguita da Birhane Dibaba (2:23:58) e Ruti Aga (2:24:41).
Felicissimi siamo anche stati per l’oro maschile a un vecchio amico di Human Tecar, che conosciamo e ammiriamo da molto tempo: il 34enne etiope Kenenisa Bekele, che ha polverizzato il record nazionale di Haile Gebrselassie con un tempo di 2:03:03; nonché per l’argento al keniota Wilson Kipsang, il cui fisioterapista, Frank Hartkamp, utilizza la nostra tecnologia HCR. Come se non bastassero i motivi di gioia, ce n’è stato uno al di sopra di tutti, perchè storico e strutturale: constatare quanto i trattamenti Human Tecar vadano sempre più inserendosi all’interno dei programmi di allenamento, a livello mondiale.
Se non si chiama Human Tecar, non darà mai i benefici di Human Tecar