Il meeting internazionale monegasco del 15 luglio scorso, penultimo evento della Diamond League prima delle Olimpiadi di Rio, ha visto gli atleti ‘accordare i propri strumenti’ anche grazie a Human Tecar. Una gara di questa portata, a tre settimane dalla sfida brasiliana, non poteva che regalare emozioni forti. Così è stato, a cominciare dalle tragiche ventiquattr’ore precedenti che hanno rischiato di cancellarlo: la festa tramutatasi in dramma sulla Promenade des Anglais, a meno di tredici chilometri dallo Stadio Louis II.
IAAF e Principe Alberto hanno concordato di mantenere l’impegno, come si mantiene lo spirito olimpico – fair play, universalità e fratellanza sotto il segno dello sport – al di sopra di chi vorrebbe spegnerne la fiamma.
Come e più che mai, l’area hospitality di Human Tecar ha visto i nostri fisioterapisti impegnatissimi a far sentire al meglio gli atleti provenienti da ogni continente: vera “tregua olimpica” nella guerra di nervi delle gare. E fuori delle gare.
Se non si chiama Human Tecar, non darà mai i benefici di Human Tecar