Lo chiamano così, forse per quel suo fisico potente con tanto di tatuaggi, quel viso maschio e scolpito – ma anche simpatico.
Il tatuaggio più indelebile gli è capitato il 1° giugno del 1985 sulla Statale che collega Alessandria a Novi Ligure. Aveva diciott’anni, era in moto; da allora non ha più la gamba destra sotto il ginocchio eppure è un grande atleta.
Ha vinto di tutto, dall’argento alle Paralimpiadi estive di Atene del 2004 (salto in lungo maschile F44), all’oro nel pentathlon e nel salto in lungo agli Europei del 2005. È stato 10 volte campione italiano nei 200 e 400 metri, 11 volte nel pentathlon, 14 nel salto in lungo – e la lista non finisce qui.
Il suo nome vero è Roberto La Barbera, della sua storia hanno fatto un libro (Rolando Repossi, Edizioni dell’Orso) e a quasi quarantanove anni (n. 25 febbraio 1967), si sta preparando per Rio 2016: sarà la sua quinta Paralimpiade, un bel record. E un gran carattere, il suo.
Da diversi anni, Human Tecar lo segue. In questa fase cruciale, Roberto si è dotato della nuovissima Synergy HCR.
L’infortunio al tendine d’Achille è ormai un ricordo lontano ma sappiamo bene quanto la nostra metodologia sia di supporto cruciale anche in condizioni di forma, per evitare affaticamento e overtraining.
Quando si è “un ragazzo in gamba”, per dirla con il titolo della sua biografia, neanche una quinta competizione olimpica è un salto nel buio.